Gli stilisti di lusso Alexander McQueen e Balenciaga annunciano politiche aziendali “fur-free”

Humane Society of the United States e Humane Society International celebrano i due marchi Kering che con Gucci e Bottega Veneta rifiutano le pellicce

Humane Society International


RT-Images/iStock.com

PARIGI—L’iconica casa di moda britannica Alexander McQueen e il designer di lusso spagnolo Balenciaga sono i più recenti marchi di proprietà del gruppo Kering ad annunciare l’adozione di politiche aziendali “fur-free”. Humane Society International e Humane Society of the United States hanno lavorato con il gruppo ed i marchi Kering sull’adozione di tali politiche per oltre un decennio. McQueen e Balenciaga si uniscono così ad un numero sempre crescente di stilisti che hanno abbandonato l’uso delle pellicce nelle proprie collezioni, tra i quali Prada, Gucci, Armani, Versace, Michael Kors, Jimmy Choo, DKNY, Burberry e Chanel.

L’annuncio è stato inserito nel documento del gruppo Kering “2020 Universal Registration”, con le seguenti parole: “La maggior parte delle Maison del Gruppo non utilizza pellicce. Per esempio, Gucci fa parte del programma Fur Free Retailer promosso dalla Fur Free Alliance, e ha bandito l’uso di pellicce in tutta la sua gamma a partire dalle collezioni primavera/estate 2018. Gucci si è anche impegnata a non utilizzare più l’angora. Anche Balenciaga, Alexander McQueen e MCQ non usano più pellicce nelle loro collezioni.”

Mentre l’annuncio di Gucci risale al 2017, secondo Bottega Veneta, le loro collezioni sono state “fur-free” per quasi 20 anni. Solamente i marchi Kering Saint Laurent e Brioni devono ancora annunciare l’adozione di politiche aziendali che escludano l’uso delle pellicce.

Kitty Block, Presidente e AD per Humane Society of the United States e Humane Society International, ha dichiarato: “Ogni grande nome della moda che dice addio alle pellicce, come hanno fatto Alexander McQueen e Balenciaga, manda un messaggio chiaro e forte: la pelliccia non ha ragione d’essere in una società moderna. Questo attesta che al consumatore interessano maggiormente le soluzioni sostenibili e non le finiture in pelliccia su una borsa o un cappotto. Continueremo con entusiasmo il nostro lavoro con Kering, e il resto dell’industria, per fare in modo che il futuro della moda sia caratterizzato da materiali innovativi e privi di crudeltà”.

Questo annuncio arriva in un momento storico molto particolare. Attualmente, diverse città, stati federali e persino paesi interi stanno cercando di vietare la vendita di pellicce. Nel 2019, la California è diventata il primo stato americano a vietare la vendita di pellicce, dopo che diverse città californiane, tra cui Los Angeles e San Francisco, hanno approvato leggi in merito. Diversi altri stati americani hanno introdotto divieti simili nel 2021, mentre il Regno Unito, che ha vietato la produzione di pellicce nel 2000, sta ora considerando di diventare il primo paese al mondo a vietare la vendita di pellicce.

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Contatto: Martina Pluda, Direttrice per l’Italia: mpluda@hsi.org; 3714120885

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