L’asta degli orrori: Un’indagine shock svela una licitazione di oltre 550 trofei di caccia

Teschi, zampe, orecchie, artigli, ossa, pelli e corpi interi di animali imbalsamati, compresi quelli di specie minacciate e in via di estinzione—questi i risultati della brutale caccia al trofeo.

Humane Society International


The HSUS

ROMA—Una recente e scioccante indagine sotto copertura, condotta nello stato americano dell’Iowa, da Humane Society of the United States (HSUS) e Humane Society International (HSI) ha svelato un triste risvolto dell’industria della caccia al trofeo. Il video documenta un macabro evento, della durata di quattro giorni, in cui migliaia di animali imbalsamati (tra cui almeno 557 trofei di mammiferi messi in vendita dai loro uccisori o proprietari, non più interessati ad averli) sono stati venduti al miglior offerente. Uno scenario orribile di casse e scaffali pieni di trofei, alcuni ottenuti da animali appartenenti a specie a rischio e in via di estinzione come elefanti, orsi polari, giraffe e ippopotami. C’erano inoltre innumerevoli trofei di animali appartenenti alla fauna selvatica americana come orsi grizzly, orsi neri e leoni di montagna.

Tra i grotteschi oggetti c’erano decorazioni per la casa come tavoli e lampade realizzati con zampe e zoccoli di giraffa e di elefanti africani, nonché circa 50 tappeti ricavati dalle pelli di orsi neri, orsi grizzly, zebre, lupi e leoni di montagna. L’investigatore ha riportato inoltre di aver visto mucchi di denti di ippopotamo, di ossa e zampe di giraffa e una scatola polverosa etichettata “orecchie e pelle di elefante”.

Kitty Block, CEO di HSUS e di HSI afferma: “Il fatto stesso che specie di animali selvatici minacciate e in via di estinzione vengano uccise per divertimento è una realtà raccapricciante. È inconcepibile che vegano poi ridotti a macabri e ormai indesiderati souvenir che finiscono accantonati e spolverati solamente per essere venduti ad una fiera come questa.”

L’investigatore sotto copertura ha inoltre scoperto la provenienza della maggior parte dei trofei: da cacciatori intenzionati a dismettere una parte o la totalità delle proprie collezioni, o da famiglie che hanno ricevuto questi orrendi oggetti in eredità. Uno degli addetti dell’asta ci ha confidato: “Gli agenti immobiliari consigliano ai proprietari di case di buttare via quelle creature morte”, per non svalutare le case in vendita.

I trofei battuti a quest’asta includono:

  • Quattro piedi di elefante africano trasformati in tavoli con piani in pelle di elefante. Secondo l’IUCN, l’elefante della savana africana è in pericolo e l’elefante africano della foresta è in pericolo critico.
  • Due zampe di elefante cave che gli organizzatori dell’asta hanno suggerito poter essere usate come “un bel bidone della spazzatura”.
  • Un orso polare (classificato come “vulnerabile” dall’IUCN) con una foca dagli anelli sono stati venduti per $26.000, il prezzo più alto battuto durante l’asta.
  • Quattro zampe di giraffa trasformate in un set con tavolino da caffè e lampada da terra.
  • Uno scatolone di cartone etichettato “orecchie e pelle di elefante”.
  • Due teschi e tre corpi interi di giraffa (classificata come “vulnerabile” dall’IUCN), tra i quali un cucciolo pubblicizzato come “della dimensione perfetta per qualsiasi stanza della casa”, venduti per $ 6.200.
  • Ossa di giraffa proposte come “ottime per l’artigianato”.
  • Due serie di denti, un teschio e due teste imbalsamate di ippopotamo (classificato “vulnerabile” IUCN) .
  • Puledri di zebra imbalsamati, sei pelli e tappeti di zebra di cui uno di puledro e diverse teste per “esposizione da tavolo”.
  • Sei scimmie, tra cui un cercopiteco impagliato con in mano una bottiglia di birra.
  • Due babbuini neonati e un adulto.
  • 49 orsi di cui cinque cuccioli e una coppia madre-cucciolo.
  • 18 tappeti realizzati con le pelli di orsi grizzly o orsi neri.
  • Artigli d’orso promossi come “ottimi per la realizzazione di gioielli o l’artigianato”.
  • Sette linci, di cui due fatte a tappeto.
  • Quattro lupi, inclusi due fatti a tappeto.
  • Otto leoni di montagna, inclusi due fatti a tappeto.

Anche l’Europa e l’Italia fanno parte di questo macabro commercio. Secondo un nuovo rapporto di HSI/Europe, l’UE è il secondo importatore di trofei di caccia al mondo, dopo gli Stati Uniti, con quasi 15.000 trofei di caccia di 73 specie protette a livello internazionale, importati tra il 2014 e il 2018. In particolare, l’Italia è il primo importatore UE di trofei di ippopotamo (145) e il quarto più grande importatore di trofei di leoni africani di origine selvatica. Inoltre, il nostro paese ha svolto un ruolo significativo a livello UE nel commercio di trofei di elefanti africani, essendo il quinto importatore UE di questa specie.

Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di HSI/Europe dichiara: “La depravazione che sta alla base della caccia ai trofei è evidente ed è ancora più triste vedere come vengono mercificati questi poveri animali morti, una volta splendide creature. La terribile verità è che anche in Italia circolano trofei di caccia di specie minacciate e in via di estinzione a causa della mancanza di un divieto di importazione, esportazione e riesportazione di questi trofei che permetterebbe al nostro Paese di dare un contributo significativo per fermare questo spargimento di sangue. Con una petizione (hsi.org/bastacacciaaltrofeo) esortiamo l’Italia ad agire a protezione di tutte le specie che vengono cacciate per divertimento e trasportate da e verso il nostro Paese per essere trasformate in macabri oggetti.”

FINE

Contatti:
Eva-Maria Heinen, Communications & PR Manager Italia: emheinen.hsi@gmail.com, 349.5878113
Martina Pluda, Direttrice per l‘Italia: mpluda@hsi.org, 371.4120885

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