Tu da che parte stai? Una sfilata di animali a Roma contro la caccia al trofeo in una street action di Humane Society International

Humane Society International


Mastrodomenico Simone/Mai Tai

ROMA—Turisti e romani sono rimasti sorpresi di vedere sagome di rinoceronti ed elefanti, a grandezza quasi naturale, sfilare ieri nelle vie e piazze più note della capitale. Si è trattato di una street action di Humane Society International—Europe per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sul Governo italiano ad agire contro la caccia al trofeo. Partendo dalla Fontana di Trevi, la sfilata ha proseguito per il centro di Roma, passando davanti al Colosseo e al Pantheon fino ad arrivare a Castel Sant’Angelo, fermandosi nei pressi delle istituzioni politiche di maggiore rilevanza per la campagna.

Dal report recentemente pubblicato da HSI/Europe è emerso che, tra il 2014 e il 2018 l’UE ha importato quasi 15.000 trofei di caccia di 73 specie protette a livello internazionale, diventando così il secondo importatore di trofei di caccia al mondo dopo gli Stati Uniti. Tra il 2014 e il 2020, l’Italia ha importato 437 trofei di caccia provenienti da specie protette a livello internazionale. Per questo motivo, HSI/Europe ha lanciato una petizione (hsi.org/bastacacciaaltrofeo) per chiedere all’Italia di introdurre un divieto di importazione, esportazione e ri-esportazione dei trofei di tutte le specie minacciate o in pericolo di estinzione.

“Tu da che parte stai?” è lo slogan riportato sulle sagome di elefante e rinoceronte, invitando le persone a schierarsi, anche fisicamente, a lato degli animali liberi in natura e contro quelle pratiche che li vedono impallinati, imbalsamati, imballati e in consegna come trofei di caccia.

Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di Humane Society International ha dichiarato: “Con questa street action abbiamo voluto rendere visibili i maestosi e altresì minacciati animali che si celano dietro ai macabri trofei di caccia. Oltre alla crudeltà, mentre il mondo sta affrontando una crisi della biodiversità, è irresponsabile consentire alle élite ricche di sparare alle specie in pericolo di estinzione per puro piacere. La stragrande maggioranza degli italiani ha già scelto da che parte stare: quella degli animali. È ora che anche i governi, non solo dell’Italia ma di tutti i paesi dell’UE, si schierino dalla parte giusta. Un divieto d’importazione dei trofei in più paesi dell’UE aiuterebbe efficacemente a fermare questa insensata uccisione. Pertanto, chiediamo all’Italia di introdurre un divieto di importazione, esportazione e ri-esportazione dei trofei di tutte le specie che vengono cacciate per divertimento.”

Poter importare in Italia e portarsi a casa i trofei è ciò che motiva questi cacciatori. A livello UE, il nostro paese è il primo importatore di trofei di ippopotami e il quarto importatore di trofei di leoni africani di origine selvatica. Inoltre, l’Italia ha svolto un ruolo significativo nel commercio di trofei di elefanti africani, essendo il quinto importatore UE di questa specie. L’importazione dei trofei di caccia è tuttora legale, nonostante un recente sondaggio ha mostrato che l’86% degli italiani intervistati si oppone alla caccia al trofeo di tutti gli animali selvatici e il 74% è a favore di un divieto di importazione di trofei di caccia nel nostro Paese.

Questa street action a Roma è la più recente attività della campagna internazionale Impallinati. Imbalsamati. Imballati. In consegna? #NotInMyWorld, lanciata a settembre da Humane Society International – Europe. Con una presenza in diversi luoghi strategici, come su 7 maxischermi alle stazioni di Roma Termini, Roma Tiburtina e Milano Centrale e alcune delle principali testate digitali e piattaforme social, l’organizzazione per la protezione degli animali, vuole avvicinare cittadini e decisori politici ad una problematica spesso considerata priva di collegamenti con l’Italia.

Video e foto della street action sono disponibili al seguente link (creare account per il download)

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